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CONTINUARE A SALIRE
cose bibliche o spirituali – ma quando diventa orazione diventa vivificante per l’azione dello Spirito. San Gregorio Magno ha una bellissima espressione: “la Scrittura cresce con chi la legge”. Cioè la sua comprensione cresce se si eleva chi la legge: è più chiara, più manifesta, ma anche più elevata. Dunque c’è un duplice elevarsi: la nostra comprensione di ciò che leggiamo, ma anche del nostro cuore. Quando quello che abbiamo compreso diventa preghiera, lì la comprensione diviene molto più profonda. Questo “elevarsi” descrive bene il cammino spirituale che ciascuno di noi deve percorrere. Siamo invitati a lasciare entrare in noi la Parola del Signore affinché nella nostra vita ci innalziamo spiritualmente. Quando noi siamo illuminati dalla grazia, la Parola di Dio si mostra a noi ancora più elevata. Se invece non ci lasciamo toccare dentro, rimaniamo insensibili alla delicatezza dello Spirito Santo e quello stesso brano rimane muto a causa della nostra sordità. Elevazione spirituale Vale la pena riflettere su cosa può significare il termine “scala”. Con questa parola intendiamo cose molto differenti che hanno in comune l’avere dei gradini, cioè livelli successivi che, a proporzione delle nostre gambe, ci facciano procedere verso l’alto. Ogni scala serve a rendere più agevole il salire in modo proporzionale e ordinato, dalla scala musicale alla scala cromatica... fino alle scale delle nostre case. A noi qui interessa ovviamente l’elevarsi a Dio. Ci sono molte strade da percorrere, ma non tutte sono proporzionate a noi. Ai principianti servono sentieri e gradini proporzionati a loro, per coloro che sono già allenati la salita sarà più ardita... E quando gli anni pesano? Con il passare degli anni il procedere fisico risulta più faticoso. Va anche detto che, per coloro che si sono allenati, il procedere spirituale diventa più spedito. Nel cammino spirituale gli anni non pesano, ma diventano esperienza per procedere con più sicurezza. Si procede sempre dal punto in cui siamo arrivati. Talvolta ci ritroviamo in un avallamento anche nel cammino spirituale ma, facendo tesoro degli insegnamenti e dell’esperienza, ci è poi possibile risalire con più facilità. Facilità non significa “senza fatica”, ma indica che quella operazione viene eseguita con sicurezza e prontezza. La fatica non si nota quando siamo allenati. Nell’Antico Testamento troviamo il brano della scala di Giacobbe. Egli, preoccupato e stanco del cammino, sogna «una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa» (Gen 28,11-19). La scala che veramente ci interessa è proprio quella che ci fa giungere sino al Cielo. don Gino |