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«La faccia che a Cristo più si somiglia»: così Dante magnifica la bellezza del viso di Maria di Nazareth, cogliendovi il riflesso più vivido della bellezza di Gesù, ossia del suo amore incondizionato per il Padre e per l’umanità. Nulla sappiamo della bellezza fisica di questa donna di fede, cantata dai poeti, rappresentata dai pittori, immaginata dai fedeli in preghiera. Rintracciando nella Bibbia la “via pulchritudinis” dell’amore che salva il mondo, Franco Manzi – sacerdote della diocesi di Milano – nel libro “Maria di Nazareth, capolavoro dello Spirito” contempla l’esperienza estetica e autenticamente umana di colei che lo Spirito ha più perfettamente conformato al Figlio di Dio.
Questo libro è una nuova edizione, interamente riveduta e ampliata, di “La bellezza di Maria” pubblicato nel 2005 sempre da Ancora Editrice. Colmata di Grazia dallo Spirito Santo, la Vergine Madre è bella perché ha amato appassionatamente Dio Padre, dedicandosi in modo completo al Figlio di Dio e all’intera sua missione salvifica. All’irradiazione storica dello splendore della bontà di Dio, culminata nella vicenda concreta di Gesù di Nazareth, ha preso parte in maniera singolare Maria sua madre. Ella ha permesso all’immagine del Dio invisibile di manifestarsi nella carne umana di Gesù suo figlio. In quanto creatura umana, anche lei ha vissuto “esperienze estetiche”. Che cosa si intende per esperienza estetica?
E’ quell’esperienza nella quale i simboli del senso, della verità, della giustizia agiscono in noi attraverso il nostro sguardo, il nostro udito, il nostro corpo che viene sottratto alle sue funzioni elementari di fare, produrre, pensare, organizzare. È l’attimo in cui il corpo si lascia per così dire incantare e attraversare dalla forza della bellezza con la quale vengono la giustizia, la verità, l’amore, la semplicità e ciò che sta al di sopra di noi. Grazie alla recettività attiva della “Serva del Signore”, lo Spirito Santo ha continuato ad agire in lei, consentendole di assaporare con tutta sé stessa la bellezza crocifiggente e glorificante dell’Amore di Dio.
Rosaria G. |