IL DIVIN MAESTRO
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Dare tutto Cristo all’umanità di oggi Per don Alberione il culto a Gesù Maestro Via, Verità, Vita indica il pieno contenuto del nostro evangelizzare: predichiamo tutto Cristo e non solo una parte. Dunque se da parte nostra dobbiamo aderire in modo totale, anche il nostro insegnamento il nostro evangelizzare deve essere totale: “tutto Cristo a tutto l’uomo”. La nostra devozione a Gesù Maestro è anche la misura del contenuto del nostro apostolato. È molto istruttivo che il Fondatore ha voluto mettere nel volume “Apostolato Stampa” del 1933 la Messa in onore di Gesù Maestro (cap. 11) e la Festa a Gesù Maestro (cap. 27). La diffusione della “devozione” a Gesù Maestro – assieme a quella della Regina degli Apostoli e a san Paolo – non deve essere mai disgiunta dal nostro apostolato paolino: ne è il contenuto più profondo, al punto che il Primo Maestro può affermare: «Poiché io non ho né oro, né argento, ma vi dono di quello che ho: Gesù Cristo Via, Verità e Vita» (CVV p. 172). In don Alberione c’è una visione complessiva, ogni elemento è in giusto rapporto con tutto il resto: come in un grande affresco, a stupire non sono i particolari ma la forza di tutto quello che è rappresentato. Allora si comprende che dobbiamo diffondere, predicare di tutto, ma a partire da Gesù e affinché ogni uomo conosca in pienezza il Figlio di Dio. L’eredità del Fondatore su questo argomento dovrà essere ancora molto approfondita, specie per quanto riguarda lo specifico di «Via Verità e Vita» che va compreso sì in modo cristologico (così Gesù stesso si è definito in Gv 14,6) ma anche in modo Trinitario. Divin Maestro Lo stesso titolo liturgico si ferma al “MaestroDivino”. Del resto dobbiamo ancora comprendere cosa questo significa per don Alberione in modo esaustivo. Don Alberione ha avuto su questo punto una illuminazione che lo ha anche lasciato con una certa afasia, cioè una incapacità di esprimere in maniera adeguata quello che aveva inteso. Per questo ha cercato o fatto studiare affinché si potesse approfondire la nostra spiritualità. Dopo aver affidato a don Roatta lo studio su Gesù Maestro non rimase soddisfatto, poi lo affidò a don Dragone e anche questo tentativo è rimasto inconcluso. Lo chiese anche a don Lamera... Don Roatta fece una preziosa e intelligente ricerca di come il termine “maestro” è stato usato lungo i secoli, ma ha dimostrato che quanto intuito da don Alberione è nuovo e non ancora espresso. Don Dragone afferma che la devozione a Gesù ha il suo culmine nella devozione al Sacro Cuore, ma che quella al Divin Maestro la supera. Don Gino |