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INTELLIGENZA ARTIFICIALE
E SAPIENZA DEL CUORE
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Come ogni anno l’appuntamento del Convegno regionale diventa una preziosa occasione per incontrare sorelle oramai distanti e condividere con loro momenti di preghiera e riflessione, qualche necessario “aggiornamento” sugli acciacchi sopraggiunti e il ricordo di chi, guardando i banchi vuoti, ha già compiuto la sua corsa verso la meta finale, la Casa del Padre, il Paradiso! Quest’ultimo aspetto mi colpisce sempre ogni volta che faccio la conta... e suscita nell’animo una leggera nostalgia pur essendo l’essenza stessa del nostro procedere: “da dove viene e verso dove è diretta questa umanità?”. Domanda che ha spinto nei secoli della cristianità uomini e donne di Fede a compiere opere grandiose con l’aiuto di Dio. Domanda sempre viva nel cuore di Don Alberione e dei suoi figli, anima del suo pregare e del suo agire. Domanda che sarà sempre necessaria ogni volta che “guarderemo in faccia” la realtà umana nella sua complessità di contraddizioni tra opportunità di bene e di male. Il tema del Convegno, assai intrigante, stavolta suonava come |
una sfida: “Intelligenza Artificiale e Sapienza del cuore”. Alla luce della lettera di Papa Francesco in occasione della cinquantottesima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali abbiamo avuto l’occasione di meditare sul rapporto tra queste due dimensioni che, da un punto di vista sostanziale, sembrano opporsi come due linee parallele che mai si incontreranno. La novità dell’incontro di quest’anno, assai apprezzata da tutte noi partecipanti, è stata l’aver invitato per la prima volta una “relatrice esterna”, una giovane mamma e preparata ricercatrice universitaria, la dott.ssa Giulia Sedda di Mamoiada, niente poco di meno che un Ingegnere Biomedico e Docente di Tecnologie Biomediche presso l’Università di Cagliari. Annalisa S. |