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“Che siano giorni di Grazia...”! È quanto ci auguriamo alla vigilia di ogni nuovo corso di Esercizi Spirituali. Ma che cos’è la Grazia? Se Dio ci ama gratis, perché dobbiamo obbedirgli? La domanda è di quelle che da secoli risuonano nella testa dei non credenti e interrogano i credenti: da Sant’Agostino ai nostri giorni. La Grazia di Dio, certo, è il potente strumento con cui il Signore opera la salvezza: ma come si rapporta questo con quel Gesù che esige tantissimo in termini di scelte morali, molto difficili se non quasi impossibili, come amare i nemici e pregare per i propri persecutori?
Adrien Candiard, frate domenicano priore del convento de “Il Cairo” nel libro “LA GRAZIA È UN INCONTRO”, della Libreria Editrice Vaticana, affronta in modo audace questi interrogativi. Per il credente esiste una vocazione prioritaria rispetto ad ogni etica: «Accogliere il Regno che ci è dato, nelle piccole cose, le più terrestri, le più concrete. Lasciarsi amare, prima di amare. Lasciarsi rivestire dell’abito nuziale per poter entrare e rimanere al banchetto di Nozze del Regno». Da questa prospettiva scaturisce allora un approccio etico entusiasmante e che ingaggia la nostra libertà: «La vita morale del cristiano non consiste nell’obbedire meccanicamente a determinate regole, ma nel valutare le situazioni e nel prendere ogni decisione in coscienza». Dopo secoli di dibattiti appassionati, di tragiche divisioni, di reciproche accuse di eresia, la questione della Grazia che ha tanto infervorato l’Occidente sembra ad un tratto aver perso l’interesse di un tempo.
Tra i professionisti della teologia il tema è più oggetto di curiosità, un punto della storia della dottrina. Nella Chiesa, nella catechesi, nelle omelie, nell’insegnamento dei Vescovi se ne parla pochino. Il problema però rimane tutto intero e si pone ai cristiani d’oggi come quelli di ieri. Il percorso che l’autore ci propone, prende il via dal Discorso della montagna con l’inevitabile rimando al monte Sinai dove Mosè ricevette la Legge di Dio. Lungo questi sentieri, dove ogni riga sorprende, disturba, mette in subbuglio, ci offre alcune piste di lettura per comprenderne l’esigenza e così invitare quanti cercano in questo mondo una solida base d’appoggio per la propria vita, ad innalzare le loro fondamenta sulla vera roccia (con la grazia di Dio naturalmente).
Rosaria G. |