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MISSIONE QUOTIDIANA
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CARISSIME ANNUNZIATINE, il mese di ottobre è tradizionalmente il tempo per ricordarci dei missionari. Quest’anno ricorrono i 400 anni di “Propaganda Fide”. Ma ancora di più dobbiamo riflettere che la Chiesa è per sua natura missionaria. Ogni battezzato è per natura missionario: cioè testimone gioioso e riconoscente del tesoro che ha ricevuto e porta in sé, Cristo Gesù nostro salvatore. Se il nostro cuore è ricolmo di Cristo, allora sarà spontaneo testimoniarlo nella nostra vita e secondo le nostre possibilità. Prima di pensare alle missioni nelle terre lontane occorre testimoniare là dove si abita, nel nostro quotidiano vivere. Anche gli Apostoli dopo la Pentecoste non sono partiti subito per evangelizzare il mondo intero. Anche se questo era il mandato di Gesù, hanno iniziato da dove stavano, da Gerusalemme, poi secondo le situazioni e la missione propria di ciascuno sono andati sempre più lontano. Fa riflettere come Paolo, appena convertito e battezzato, a Damasco pensa subito di cambiare il mondo e... fallisce. Prima deve andare a prepararsi, solo dopo, chiamato da Barnaba, inizierà la sua opera missionaria, secondo i tempi e i disegni dello Spirito e non secondo i suoi impetuosi progetti. Paolo impara sulla propria pelle che la Chiesa, e dunque ogni cristiano, è missionaria secondo i tempi di Dio e non secondo i pensieri umani; secondo i disegni dello Spirito e non secondo i nostri progetti; secondo la pienezza di Cristo che deve traboccare nel nostro cuore e nella nostra anima e non secondo le nostre intenzioni e capacità umane. I tempi di Dio e il discernimento |
da un lato all’obbedienza puntuale e limitata e ai nostri pensieri umani dall’altra. La vera obbedienza, che nella Chiesa passa sempre per i legittimi superiori, viene da Dio ma va oltre i limiti geografici e personali. Missione quotidiana Cuori che bruciano per Dio L’unione dei cuori e l’offerta di tante anime per il successo delle missioni non può essere disgiunto dall’opera dei missionari. Non si tratta solo di aiuti materiali, ma di comunione di preghiera, di intenti e di cuori. Santa Teresina ci ricorda e ci è modello di vita proprio in questo, quando comprende che la Chiesa ha un cuore che brucia d’amore, che l’amore ravviva tutte le membra del corpo mistico che altrimenti rimarrebbero senza forze per testimoniare, per predicare, per annunciare... La nostra vita deve essere sempre missionaria nel qui e ora, nel quotidiano, deve essere testimonianza di vita a partire dalle piccole cose. Se il cuore è spento come potremo testimoniare ogni giorno iniziando dai nostri familiari, amici... Questa è la prima missione: vivere cristianamente ogni giorno con le piccole croci che troviamo nel nostro quotidiano ma uniti alla grande Croce. Cioè quella di Cristo che ci salva e ci dona ogni grazia, anche per portare i nostri pesi e le nostre afflizioni quotidiane. Don Gino |