occasione della 36ª Giornata Mondiale della Gioventù del 21 novembre 2021 e la nostra parola chiave è: “Alzati e testimonia!” declinata in tante accezioni e soprattutto in modo “paolino”.
In ogni incontro viene proposto San Paolo e il suo essere apostolo che parla in modo forte e chiaro, che non la manda a dire, che è coerente con quanto dice perché innamorato perso di Cristo! I giovani lo percepiscono, lo “guardano” e non temono di fare brutta figura o lo ritengono irraggiungibile perché come loro, a volte, non ha capito, ha sbagliato per amore, ma questo fa di lui un testimone vero, che è stato capace di cambiare rotta quando ha incontrato l’Unico per cui vale la pena vivere!
Questi incontri ci consentono di far conoscere sempre più e sempre meglio il beato Alberione e la sua (e nostra) “mirabile” Famiglia Paolina specialmente negli incontri in presenza che in genere si sono svolti in Via A. Severo dove si respira in ogni pietra quanto fatto da don Alberione.
Quest’anno all’Incontro in presenza del 27-29 dicembre scorso abbiamo avuto la possibilità di visitare il nuovo Museo di don Alberione: veramente bello, moderno e funzionale. La visita è stata graditissima dai giovani e da un’espressione di una delle ragazzine presenti (la fedelissima sedicenne Anna) ci siamo resi conto come Equipe che i messaggi passano: i ragazzi fanno attenzione a quanto dicono i grandi.
Ogni volta, per far conoscere tutti i rami della Famiglia, troviamo mille modi per far passare il messaggio (testimonianze dirette, indirette... “inventiamo” di volta in volta una modalità), in questo weekend non avevamo incluso nessuna modalità particolare, ma don Alberione – che sempre ci accompagna – ci ha messo lo zampino. Nel Museo c’è l’immagine di un albero con il nome di tutte le Congregazioni ed Istituti e per ognuno la data di “nascita”. Anna da quella stanza è corsa fuori gridando: “Susy ho trovato la «tua» data di nascita!!!” e mi ha portato di fronte all’albero.
L’abbiamo abbracciata: in quella frase lei ci ha detto più di quanto noi avessimo mai potuto spiegarle con le nostre povere parole e per questo diciamo e diremo sempre: «Grazie Signore per tutte le opportunità che ci concedi nonostante la nostra povertà! E grazie don Alberione per questa nostra bella Famiglia!»
Susy F.
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