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SANT'AMBROGIO
E LA VERGINE MARIA
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Sant’Ambrogio, Padre della Chiesa è uno dei primi quattro Dottori. Nato a Treviri verso l’anno 340 e morto a Milano all’alba del sabato santo del 397, fu il primo grande vescovo di Milano che lasciò un’impronta indelebile nell’arcidiocesi. A lui risale infatti il canto e il rito ambrosiano, che rimane ancora fortemente cristocentrico per il suo determinante influsso. Per primo, almeno in occidente, egli introdusse nella liturgia l’uso di antifone e inni – questi composti da lui stesso sia per il testo che per la musica – per una maggiore partecipazione e coinvolgimento dei fedeli nelle celebrazioni, ma anche per sostenere e incoraggiare il popolo, poiché questi inni sono nati durante l’occupazione delle chiese che gli ariani pretendevano per il loro culto. |
Patrono della pietà mariana Appassionato di Gesù Cristo – afferrato da Lui come san Paolo – il santo vescovo scrive e parla di Cristo con grande ardore: Lui è il centro unificatore della sua vita e del suo insegnamento. Accogliere Gesù vuol dire anche accogliere e amare la sua santissima Madre. Ambrogio – chiamato “Patrono della pietà mariana” – ci insegna come vivere la vera devozione a Maria che consiste nell’affidarsi a Lei come figli. Egli vedeva in Maria il modello per conformarsi a Cristo perciò cercava di imitare le sue virtù, i suoi atteggiamenti e le sue parole. Questo tema lo porterà avanti anche sant’Agostino. In un passo dell’opera De Virginitate Ambrogio parla della “crescita di Cristo” che avviene nel credente con un’espressione davvero straordinaria. Sant’Ambrogio e l’Immacolata Il santo dottore fu un ardente promotore della Vergine Immacolata – anche se non possiamo far coincidere la sua predicazione con il dogma dell’Immacolata assai più recente – la cui solennità cade proprio il giorno successivo alla sua memoria. Egli sostiene la perpetua verginità di Maria e la sua santità perfetta in molti passi dei suoi scritti. Riprendiamo solo alcune frasi molto significative. «Maria non fu sollevata dalla caduta, ma fu preservata dalla caduta. Cosa, vi chiedo, è più nobile, migliore e più santo della Madre di Dio?». Nel commento al salmo 118 la definisce «Vergine integra, per grazia, da ogni macchia di peccato». E parlando dei patriarchi e profeti dell’Antico testamento così scrive: «di questo gregge santo solo la santa Maria fu pecorella immacolata e intatta, ella che contro le leggi della natura generò quell’agnello purpureo che è Cristo». Maria angela S. |