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DON DOMENICO SOLIMAN
Nuovo Superiore Generale
della Società San Paolo

 

È stato eletto alle ore 10,45 di mercoledì 15 giugno l’8º successore di Don Giacomo Alberione. Don Domenico Soliman, 56 anni, è nato a Thiene (Vicenza, Italia) il 2 giugno 1966. È entrato nella comunità paolina di Vicenza il 20 settembre 1977. Ad Albano Laziale, l’8 settembre 1986 ha emesso la prima professione, confermandola in perpetuo il 7 settembre 1992 a Roma. È stato poi ordinato sacerdote il 30 settembre 1995 a Vicenza. Postulatore generale della Famiglia Paolina dal 2018, attualmente ricopriva anche l’incarico di Segretario generale della Società San Paolo.

INCONTRO
DEL SANTO PADRE FRANCESCO
CON I PARTECIPANTI
AL CAPITOLO GENERALE
DELLA SOCIETÀ SAN PAOLO

Sala del Concistoro - 18 giugno 2022


Saluto iniziale del Superiore Generale

Santo Padre, Papa Francesco,
prima di tutto un grazie sincero per averci concesso questa udienza davvero speciale per noi Paolini. A dir il vero, ultimamente abbiamo avuto il dono di incontrarla in altre occasioni, segno della sua vicinanza e stima. Grazie Papa Francesco!

Siamo oramai giunti al termine del nostro XI Capitolo generale, tre intense settimane che ci han condotto a individuare un nuovo percorso per la nostra missione a servizio del popolo di Dio. Tutto questo si è tradotto in un obiettivo forte e chiaro: «Lasciandoci trasformare dall’ascolto della Parola di Dio, in dialogo con il mondo in profonda metamorfosi, noi, “editori” paolini, ci impegniamo ad essere artigiani di comunione per annunciare profeticamente la gioia del Vangelo».
In queste parole viene espressa l’esperienza dell’Apostolo Paolo, il quale ai Romani ricordava di lasciarsi trasformare, rinnovando il modo di pensare (Rm 12,2). Vale anche per noi perché essere “editori” paolini, come ci ricordava il Beato Giacomo Alberione, equivale a vivere la nostra missione come Maria, la quale “edidit Salvatorem”, “editò” al mondo Gesù, ovvero lo generò e lo donò all’umanità. È indiscutibile il primato della persona e non dei mezzi, il primato di essere apostoli oggi.
Ci aspettano sfide nuove in questo periodo che lei stesso ha evidenziato come un “cambiamento d’epoca”. Il nostro modo di vivere in comunità va rinnovato, secondo uno stile di comunione. Le nostre realtà apostoliche devono orientarsi a ciò che vivono gli interlocutori, anche nell’ambiente digitale. La sinodalità va assunta come un modo di pensare nuovo, un modo rinnovato di vivere la nostra missione, in unità con la Chiesa locale e universale perché l’annuncio del Vangelo sia credibile.
Santo Padre, ancora il nostro grazie per questo incontro. Incontrarsi, infatti, è un modo “artigianale” ed efficace per rinnovare la nostra identità di apostoli‐comunicatori, promuovendo così la cultura dell’incontro come lei stesso ci invita. Del resto seguiamo le orme del Beato Giacomo Alberione, sempre intento a scrutare nuove vie per raggiungere l’umanità...
Ci benedica! Da parte nostra la ricorderemo nella preghiera.

Don Domenico Soliman
Superiore Generale