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Simile all’Imitazione di Cristo – sulle cui pagine si sono formate intere generazioni di religiose e religiosi – le Edizioni San Paolo hanno pubblicato recentemente “Abbi cura del Signore”. Un manoscritto del 1600 ritrovato casualmente a Ferrara su una bancarella dei mercatini dell’antiquariato. Scritto in un latino ecclesiastico di facile comprensione, riporta gli appunti di un monaco del vicino Monastero Cistercense di San Bartolo. Risulta ufficialmente anonimo, ma l’opera si attribuisce al lavoro di un “Maestro di san Bartolo”. Si tratta infatti di consigli per la preghiera ed il personale cammino di perfezione. Di esortazioni alla lotta spirituale, analizzando come si manifestano e come si combattono i sette vizi capitali.
L’autore ricorda le dinamiche con cui il maligno prepara il terreno per i suoi attacchi, e lo fa proprio con ciò che appare buono. Tanta operosità e generosità che all’inizio rende contenti e quasi euforici, rubano sempre più tempo alla preghiera che si fa ben presto arida e distratta. Poi vien meno il tempo del riposo e con il crescere della stanchezza aumentano i giudizi sugli altri ed il malcontento. Ecco perché anche la vita spirituale richiede equilibrio. Solo quando si è toccato con mano quanto gli sforzi personali per migliorare falliscono, allora si è pronti per accogliere i consigli del Padre spirituale e per lasciar fare docilmente al Signore. Dopo aver professato umilmente davanti a Dio e agli uomini la nostra incapacità, prendiamo con noi come guida la Sua Parola e avremo la gioia di vedere che il Signore vince in noi. Ogni conversione ricomincia incessantemente ogni giorno. Ogni volta diciamo a noi stessi: “Da questo momento incomincia una vita nuova”. Ogni desiderio di rinnovamento e di generosità verso il prossimo parte dall’Amore e trova il suo compimento nell’Amare.
Rosaria G. |