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LE COSE DI DIO

 

Senza rendercene conto, non importa quanto sia bello, pian piano entriamo in quella zona di comfort nella nostra vita, quando dove tutto è già fatto, di certo a nostra misura.
Dio (apparentemente al primo posto), la famiglia, gli amici, il lavoro, il sano riposo: tutto al suo posto. Poi all’improvviso, la creatività propria dell’amore di Dio, ci sorprende e ci invita a rinnovare il nostro “sì”, a confidare di nuovo in Lui in ogni cosa. Questo è quello che mi è successo sei mesi fa, quando mi informai circa l’inizio del Corso sul Carisma Paolino che si svolge a Roma. “Comincia a settembre”, mi disse una cara Figlia di San Paolo, per cui risposi: “Ma è impossibile.
Mi piacerebbe andare, ma mi restano solo 3 mesi, non ho preparato nulla”. Ma come sempre, i piani e le disposizioni di Dio sono diversi dai nostri. Ora, concluso il primo Semestre del Corso, sono felice di riconoscere che questa è veramente la mia famiglia: la Famiglia Paolina, fondata dall’amato don Alberione. Proprio come ha mandato i suoi figli e le sue figlie in vari paesi in missione – con una valigia di cartone, a volte senza conoscere lingua e indirizzo…e senza biglietto di ritorno – così sono arrivata a Roma dal Perù, che è un incantevole paese delle Ande in

America Latina. Oltre, ovviamente, il cuore pieno di entusiasmo e gratitudine e quanto basta di paura, quindi ascolta la voce di Dio: non temere, sono qui. Indubbiamente un grande dono di Dio: un tempo per noi, per la famiglia, la mia Famiglia Paolina, le Annunziatine. Un momento di “deserto”, nel centro della cristianità, per camminare sulle orme di don Alberione e di san Paolo. È tempo di tornare piccola, perché non solo sono totalmente fiduciosa con chi mi ama più di chiunque altro, ma ogni giorno è diventato un esercizio permanente di apprendimento: imparare la lingua, i costumi, il nome delle strade, le linee di trasporto, il tempo, ecc. Imparare a vivere in comunità, perché ricordiamo che gli partecipanti vivono con la nostra famiglia.
Ma poiché il nostro Dio, il nostro Buon Padre, è il Signore dell’impossibile, camminiamo con grande gioia attraverso questa città, Roma splendida in simboli e significati, nella casa delle Annunziatine. Qui, dove ho trovato fraternità, piena disponibilità ogni giorno, quello spirito di fratellanza di cui gli stranieri hanno bisogno. Fin dal primo momento ci siamo goduti il calore della “Famiglia”: i Paolini, le Annunziatine, le Figlie di San Paolo e poi i compagni di scuola. Fratelli e sorelle provengono da 13 nazioni del mondo, con l’unico fine di conoscere sempre più che siamo chiamati ad essere discepoli di Gesù Maestro, che vivono del carisma dato al nostro splendido fondatore. Coloro che hanno saputo ascoltare la voce dell’amore, diventare missione e cammino per il proprio popolo e per il mondo. Perché da quando don Alberione è stato riconosciuto come Beato, appartiene a tutta la Chiesa.
Non ci sono parole per ringraziare di questi giorni, per le innumerevoli sorprese, per intensi momenti di fraternità, accoglienza e preghiera. Ogni giorno è un avvicinarsi maggiormente alla fede e all’umiltà di don Alberione, che si prefiggeva di adempiere i piani di Dio. Con totale fiducia mettersi nelle sue mani cercando la santità, con il desiderio che tutti noi abbiamo, nella grande parrocchia che è il mondo, con i mezzi che con precisione oggi raggiungono tutti i confini: la buona Stampa, i mezzi di comunicazione. È passato solo il primo semestre, ma sono già stati iniziati tanti compiti, tante nuove avventure in modo che il mondo riconosca l’amore a cui è chiamato, quando sarò tornata in Perù.
Solo una parola per la Famiglia Paolina: grazie, gracias, thanks, merci... “Tutto per la maggior gloria di Dio”.

Maria Antonieta Q.