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Nessun altro tempo come la Quaresima è tempo di preghiera, di raccoglimento, di un più intenso dialogo con il Signore. Ci può essere di aiuto per vivere con frutto questi 40 giorni di Grazia, il libro “Con tutto il cuore e con tutta l’anima” di PROSPERO RIVI, frate cappuccino per quaranta anni impegnato nella formazione dei giovani in cammino verso la vita francescana. Intento dell’autore è che il consenso sull’importanza della preghiera contemplativa non rimanga teorico ma sia sperimentato e gustato il più possibile dai credenti. Ma cos’è l’orazione mentale che san Francesco tanto raccomandava ai suoi frati? L’orazione mentale è un silenzioso sostare ai piedi del Maestro per ascoltarlo con fede e amore, ma senza moltiplicare pensieri e parole: si può meditare anche nell’orazione, ma in primo piano deve esservi lo sguardo rivolto al Signore, in una silenziosa familiarità con Lui. È preghiera silenziosa e prolungata che ha lo scopo di tenere viva nel cuore la gratitudine e la lode per quanto il Signore ha fatto e continuerà a fare, per noi uomini e per la nostra salvezza. Da questo sostare a lungo in compagnia di Colui che ci ama dipende in gran parte quella serenità, quella gioia profonda che rende bella una persona, la rende solida e fondamentalmente ottimista, perché capace di leggere le cose e gli eventi alla luce del Regno. Per amare Dio è necessario prima scoprire che siamo da Lui amati, e così imparare a credere pian piano che anche noi siamo amabili. Sovente ci muoviamo dentro un circolo vizioso: non amiamo il prossimo, perché non amiamo noi stessi; e non amiamo noi stessi perché non crediamo alla splendida notizia, di essere già amati da Dio in Cristo Gesù. Gente di poca fede, siamo condannati ad essere gente di poco amore. In questo tempo che è sì penitenziale, ma in vista della gioia piena che il Maestro ci offre, facciamo nostre le parole di questa preghiera: «Signore, riconciliami con me stesso! Donami di accogliermi come mi accogli Tu! Liberami dal tipo di perfezione che io pretendo di darmi, aprimi alla santità che
Tu vuoi donarmi.
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