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FEDE E FIDUCIA
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«Niente, mai, deve turbare l’anima che si è consegnata a Dio, per essere tutta sua» ammonisce il Beato Giacomo Alberione nella meditazione seguente, ciascuna deve riporre in Dio Padre la sua fiducia più completa (Alle Pie Discepole 1946-1947, pp. 78-82). Visitando la vostra casa di Milano ho visto nella Cappella, l’immagine del Divin Maestro che troneggia. E' bello, devoto, sembra chiamare ed aspettare tutte le Discepole, per ammantarle della sua luce, per ricolmarle di grazie, di benedizioni, dei doni dello Spirito Santo. Ora voglio raccomandarvi soprattutto questo: fede e fiducia! Una volta che l’anima si è abbandonata alle cure del Padre Celeste, di Gesù, una volta che si è consegnata all’azione dello Spirito Santo, creda e [lo] lasci operare fiduciosamente, seguendo[lo] con grande docilità. Abbandonarsi all’infinita Sapienza, all’infinita Bontà, all’infinito Amore di Dio, e poi lasciarlo disporre, guidare, operare, senza turbamenti, senza agitazioni, senza smarrimenti. Niente, mai, deve turbare l’anima che si è consegnata a Dio, per essere tutta sua. Vi siete date a Gesù come sue Spose. Egli ha cura di voi e vi vuole molto più bene di quanto ne vogliate voi a voi stesse. Vi siete mai prese l’impegno di andare a contare i capelli del vostro capo? Eppure lo Sposo vostro li ha tutti numerati (cfr. Lc 12,7) e non uno cade senza il suo consenso (cfr. Lc 21,18). Tanto più perciò tale custodia e protezione si estenderà agli avvenimenti di maggior importanza. Che cosa può accadervi senza che lo voglia, lo permetta il Signore? Si crede ancora poco, troppo poco alla sapienza di Dio, alla sua bontà, al suo amore! voglia, lo permetta il Signore? Il Signore ha bisogno e va in cerca di anime che credano in Lui, che abbiano fiducia, che si abbandonino; egli penserà poi alla loro santificazione ed al loro premio. Voi, siete continuamente oggetto delle divine attenzioni, delle divine predilezioni. Niente avviene a caso, nemmeno ciò che può sembrare insignificante. L’incontro con quella sorella, l’indisposizione, il raffreddore, i cambiamenti atmosferici, ogni minima circostanza è guidata, è disposta dall’infinita bontà di Dio. Niente avviene a caso. La vita nostra è intessuta da piccoli fili, i quali formano l’ammirabile tela guidata dalla mano sapientissima di Dio. Quanto vi santifichereste, se sapeste corrispondere ad ogni anche minima volontà di Dio! Vivere di fede! Lasciarsi guidare da Dio. Oh, allora, quante parole in meno con gli uomini e quante di più con Dio! |
Quanti meno colloqui vani e vuoti, e quante più comunioni di intimità con la SS. Trinità che portate nel cuore! Consideriamoci figli del Padre Celeste, oggetto di amore da parte della divina Provvidenza. Questa divina Provvidenza alcune la restringono alla pentola, al sacco di farina... è molto, molto più estesa! E va a raggiungere i minimi particolari della nostra vita! Chiedete la grazia di comprendere l’ordine della divina Provvidenza, di camminare alla sua luce, di lasciarvi guidare dal suo beneplacito. Consacrarsi al Signore nella vita religiosa, vuol dire raggiungere una più intima unione con Lui e consumare per lui solo la vostra esistenza. Se il Noviziato non portasse a comprendere ed a vivere in maggior spirito di fede, non sarebbe ben fatto. Quando poi la persona emette i suoi voti religiosi, Gesù stesso si impegna a santificarla. Perciò escogita mille invenzioni di amore per fare raggiungere all’anima quell’unione con Lui che egli stesso ha stabilita e desidera. Sbalzi, contrasti, difficoltà, pene, gioie, ondeggiamenti di spirito, non sono altro che forzi dello Sposo per abbellire l’anima della Sposa. Oh, quanto sono provvidenziali certe oscurità, certe solitudini, certe incomprensioni! È Gesù che permette la prova, la freddezza, la tentazione. Sappiamolo lodare quando tutto va bene, ma sappiamo essere grate e benedirlo anche quando le cose vanno contrariamente a quello che noi desideriamo. Beato Giacomo Alberione |