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IL CURRICULUM
DELLA VITA RELIGIOSA
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«Gesù dà grazie particolari all’anima che chiama a sé…» ricorda don Alberione tratteggiando, nella meditazione che segue, il cammino di ogni vocazione religiosa (Alle Apostoline 1963, pp. 179-180). Per mezzo del Battesimo siete passate al piano della vita cristiana; ora dal piano della vita cristiana alla vita religiosa, alla vita di consecrazione, vita di consecrazione al Signore. Ora il curriculum vitae religiosae, cioè il cammino della vocazione, già lo conoscete in gran parte. In primo luogo Gesù dà grazie particolari all’anima che chiama a sé: grazie particolari dal Battesimo, poi le grazie particolari quando si raggiunge l’uso di ragione e si ricevono per le prime volte i sacramenti, poi in modo particolare nella Cresima, e successivamente con le varie preghiere che avete fatto e con l’esercizio della virtù in famiglia. Ecco, e si è fatta sentire una voce particolare, nei momenti magari più silenziosi della vita o nei momenti che seguono la Comunione o in una meditazione o più facilmente in un giorno di Ritiro e meglio ancora in un corso di Esercizi Spirituali: e allora si mette il punto fermo. Poi, «ho fatto la scelta della mia vita e ho scelto, tra gli Istituti di vita religiosa, quello che sembra fatto per me e al quale credo che il Signore mi ha voluto chiamare». Allora si entra nell’Istituto e i passi sono: ecco, l’Aspirantato, il Postulato; poi succede la Vestizione; quindi si inizia l’anno di Noviziato. E allora nel Noviziato si passa ad una vita di maggiore intimità con Gesù Cristo. Cambiare pensieri, cambiare sentimenti, cambiare aspirazioni, cambiare abitudini… e così trasformarsi poco a poco in Gesù Cristo, finché questo sarà maturato sufficientemente… ecco la Prima Professione. E ci rallegriamo con la suora che oggi ha emessa la sua Prima Professione, con un bel nome scelto, sì. E questo nome può essere |
portato lassù, quando l’anima, lasciando il peso del corpo, volerà verso lo Sposo celeste. Poi si arriva alla Prima Professione. Dopo la Chiesa, nella sua prudenza, vuole che la suora, fatte le prove… faccia le prove se è capace di portare quel peso della vita religiosa, se è capace di compiere i doveri della vita religiosa, specialmente se nell’anno la persona cresce nell’amor di Dio, se usa anche dei tre mezzi che sono i voti. I tre voti sono tre mezzi per crescere nell’amore di Dio, perché che cosa sia poi in fondo la vita religiosa, è un amore più intenso, particolare a Dio, e quindi la Chiesa approva e mette come condizione l’emissione dei tre voti. Beato Giacomo Alberione |