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FATIMA: CENT’ANNI E NON È FINITA

 




Fatima è senza dubbio la più profetica delle apparizioni moderne (Pio XII). La perentoria affermazione, pronunciata in Vaticano nella conferenza stampa del 2000 per la presentazione del “terzo segreto”, ha segnato indelebilmente la consapevolezza della comunità ecclesiale riguardo a un evento che da cento anni accompagna la storia dell’umanità, almeno di quella parte più semplice e genuina che riconosce nelle manifestazioni della Madonna la tenerezza di una mano materna che cerca di salvaguardare la Terra dall’autodistruzione. Saverio Gaeta, noto vaticanista ora caporedattore dei settimanali “Famiglia Cristiana” e “Credere”, nel libro edito dalla San Paolo Fatima tutta la verità, ripercorre l’intera storia dei cento anni di Fatima presentandone tutti gli aspetti problematici e le polemiche circa la pubblicazione integrale dei messaggi. La cronaca delle apparizioni, i sacrifici dei veggenti, le vicende delle nazioni europee, le due guerre mondiali, le perplessità e riserve dei papi, il mancato affidamento della Russia al Cuore Immacolato di Maria, appello accolto solo da Giovanni Paolo II, i tanti messaggi che Suor Lucia ha continuato a ricevere da religiosa nel convento di Coimbra. Il carattere profetico del messaggio: preghiera, sacrificio, conversione, ci indica Maria come rifugio e via per Dio. Ella è eternamente la donna del “Fate quello che vi dirà”. Una madre che, se scende dal cielo e parla, non è per annunciare un suo Vangelo, ma perché vuole riportarci a quello di sempre, vuole ricordarci aspetti del “Credo” che noi suoi figli rischiamo di dimenticare o non praticare a sufficienza. Per i piccoli veggenti la presenza del Signore nella vita quotidiana si è trasformata da esperienza a vocazione e missione, vissuta da ciascuno in modo eroico ed esemplare. I tre pastorelli sono fiammelle che Dio ha acceso per illuminare l’umanità nelle sue ore più oscure e inquiete. Da quel 13 maggio 1917 le fiammelle non si sono spente, preghiere e pellegrini, lodi e suppliche, penitenze e conversioni scorrono continuamente davanti al dolcissimo sguardo di Maria. Il pellegrinaggio diviene occasione preziosa per sostare davanti al roveto ardente

dell’amore di Dio, e, tolti i calzari della nostra presunta autosufficienza, provare a rinnovare la fede. È quanto ci viene proposto da Antonio Rego in Fatima Un Percorso Spirituale Edizioni Paoline, dove l’autore descrive luoghi, emozioni, ricordi di oltre cinquant’anni passati ad accompagnare pellegrini alla cappellina della Cova da Iria. Luogo dove la preghiera si fa silenzio e contemplazione, dove l’invocazione di pace si estende dal sè a chi, pur estraneo, prega lì accanto, fino alle nazioni del mondo intero.

Rosaria G.