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HAI COPERTO LA MIA VERGOGNA
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Dio riveste Adamo ed Eva di una pelle di animale dopo il peccato originale; Gesù viene spogliato sulla croce della sua tunica di lino: una vestizione e una spogliazione aprono e chiudono la storia della salvezza. Ma di tuniche e mantelli è intessuta tutta la trama della Sacra Scrittura: quella che Giacobbe fece a Giuseppe suscitando la gelosia dei fratelli; il mantello che Elia gettò sulle spalle di Eliseo investendolo del suo stesso spirito profetico; le vesti di pelo di cammello di Giovanni il Battista; la veste regale tenuta da parte dal Padre Misericordioso per il ritorno del figliol prodigo; le vesti stracciate dal sommo sacerdote davanti a Colui che si proclama Figlio di Dio; le vesti bianche dei salvati, lavate nel sangue dell’Agnello fino all’esortazione dell’apostolo Paolo che richiama ogni credente a riconoscere la dignità acquisita nel Battesimo: “Vi siete rivestiti di Cristo”. È il percorso che ci viene proposto dalla religiosa domenicana Anne Lecu in Dio ha coperto la mia vergogna premiato in Francia come miglior libro spirituale dell’anno edito ora in Italia dalla San Paolo. Se la natura profonda di Dio è la misericordia, ciò significa che egli ricopre con un velo, con un mantello, con una tunica ciò che è meglio non vedere. Bisogna dirlo con forza: il peccato non interessa a Dio, sei tu, sono io che gli interessiamo. Dopo il peccato originale Dio cerca l’uomo: “Dove sei?”. Maledice il serpente non i nostri progenitori, successivamente fa all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì. Dio non copre tanto la loro nudità quanto ripara la loro spogliazione, la loro vergogna. Dio fa loro un abito perché possano abitare il mondo. Egli copre Adamo ed Eva con una pelle di agnello, che è l’Agnello di Dio, affinché possano vivere e tornare in relazione gli uni con gli altri, a parlarsi, a continuare la loro conversazione con Lui senza vergogna. Dio non sopporta che l’uomo provi vergogna. Non vuole che veniamo rosi da quel verme che ci rende più piccoli di quel che siamo. Vuole per noi larghezza, altezza e grandezza di vita, vuole che ci dilatiamo nella gioia! Tutta la storia biblica racconta del lento apprendimento dell’uomo che lo porta a scoprire che Dio non vuole altro che la sua compagnia. Una compagnia che si fa più discreta di un vento leggero, di una sottile voce di silenzio. Tutta la vita di fede è un cammino di conversione per poter passare dalla “pelle di animale” ricevuta al momento della nascita fino a ritrovarci vestiti della luminosa veste bianca dono del Signore Risorto. Rosaria G. |